
Angelo Perfumo, avvocato
Presidente della Camera Civile e Amministrativa di Velletri
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La Camera Civile e Amministrativa di Velletri nel decidere di far visita alla Camera Civile di Parma (verificatasi nei giorni 21 e 22 aprile del corrente anno), ha inteso in primo luogo introdurre questo tipo di evento, ancorchè di svago e di divertimento, nell'ambito di un programma costante di incontri tra Camere – tramite reciprocità di gite o inviti annuali – per il sentito bisogno, nella presente complessa epoca, di intensificare in chiave unitaria i rapporti di relazione e, coerentemente, l'impulso alla ricerca di nuove risorse culturali e professionali.
Si è ritenuto che l'evento concepito in un tale contesto di intenti – decisamente condiviso dall'avv. Maria Carla Giusti Presidente della Camera Civile di Parma – comporta di per sé, per corrispettiva concretezza, la concordata previsione di un misurato arco di tempo destinato alla trattazione, in luogo adeguato, di un tema per varie ragioni collegato al campo della funzione giurisdizionale. Nella circostanza la scelta ha avuto modo di concentrarsi sull'argomento titolato “spunti di riflessione per l'approccio ad un nuovo atteggiamento professionale dell'Avvocato”.
La Città di Parma offre a chi la osserva il senso del corso della storia attraverso le opere monumentali rappresentative dei passaggi socio politici epocali più rilevanti: il periodo romanico medioevale con il Duomo e il Battistero di mistico effetto estetico; il periodo rinascimentale-barocco con la razionale mole del palazzo della Pilotta sede del Museo e della Galleria Nazionali (piace rammentare la entusiasmante spettacolarità del Teatro Farnese in legno naturale, il primo teatro più vasto al mondo, anch'esso all'interno del predetto Palazzo) e con il cesello di decorazione pittorica del Correggio nella copertura a cupola della così detta Camera di San Paolo; e il periodo dei secoli XVIII e XIX nel quale il tessuto urbano della città ha assunto il raffinato ed eletto aspetto architettonico ora contemplabile: periodi coincidenti con momenti di potere politico forte della città ai quali ha corrisposto, coerentemente, la emblematica qualità artistica delle rispettive enunciate fasi storiche di transizione. Sicchè dalla visuale d'insieme scaturisce una tenuta culturale costante, e quindi di tasso elevato della città, per tali ragioni accreditata della denominazione di “Capitale”.
La visita è stata allietata dalla compagnia della Presidente avv. M. Carla Guasti presente alle passeggiate con altri componenti della Camera Civile ed è stata qualitativamente assistita dalla dott.ssa Elisabetta Ivaldi esperta in arte, commentatrice limpida e concreta delle molteplici opere .
Nel pomeriggio della prima giornata si è unito ai colleghi con gradito intervento l'avv. Renzo Menoni Presidente dell'Unione Nazionale delle Camere Civili il quale ha partecipato alla visita della Chiesa di San Giovanni Evangelista costellata degli apprezzati affreschi del Correggio e del Parmigianino. Di seguito il gruppo ha raggiunto nello stesso complesso monumentale il vasto architettonico salone dell'antico refettorio dove si è tenuta la prevista riunione.
Il Presidente Menoni, aperta la discussione, ha descritto i modi in cui nel tempo – partendo dal Medio Evo – si sono sviluppati la figura dell'avvocato e la sua attività. Dall'insieme è scaturito un quadro ricco di molteplici e interessanti precisazioni di valida rilevanza storica utile anche agli effetti della valutazione della ben nota situazione di disagio della avvocatura nell'attuale momento.
Lo scrivente Presidente, di seguito, dopo aver ricordato la connotazione umanistica, sociale e scientifica di formazione culturale e di azione della professione dell'avvocato a sua volta intensificata di eletta costituzionalità in rapporto alla funzione giurisdizionale di appartenenza, ha evidenziato al tempo stesso le gravi condizioni emergenziali dell'epoca contemporanea ove l'avvocatura si trova ad operare.
La straordinaria evoluzione della scienza e della conseguente produzione dei molteplici mezzi di velocità, infatti, ha impresso sofferta e generale accelerazione ai rapporti interpersonali e di natura complessa dando luogo, come noto, ad un contesto socio politico caotico e incontrollato.
Nasce pertanto in un siffatto scenario – procedeva l'esponente - “la necessità della conformazione, come è avvenuto nelle precedenti fasi storiche di transizione, di un nuovo metodo di avvicinamento alla conoscenza dei fenomeni giuridici idoneo a fronteggiare in concreto l'emergenza e a ricomporre infine un nuovo equilibrio socio giuridico come ragion d'essere del prosieguo del vivere civile. Ai predetti effetti è ritenuta di giovamento la visuale contestuale di tutti gli elementi costituenti le vicende giuridiche in esame. Visuale contestuale che imprimendo come tale a sua volta maggiore velocità alla comprensione delle medesime vicende può mettere l'Avvocato, nella sua attività di interprete, in condizione: - di assorbire le ragioni di insieme che relazionano gli elementi della fattispecie e di definire in tempi solleciti il profilo dell'oggetto in conflitto tra le parti; - di acquisire con rapidità la valutazione completa dell'intero fenomeno giuridico di interesse; - di comprendere più agevolmente le ragioni in base alle quali più fenomeni possono, a loro volta, porsi in relazione tra loro; - di essere nella condizione concettuale di ampliare così la visuale del campo della conoscenza; - di conformare e intensificare in modo tempestivo (senza dubbio anticipato rispetto al corrente particellizzato metodo nozionistico) il senso giuridico in rapporto alle diverse fattispecie e alle esigenze di una cultura generale del diritto; - di allontanarsi, in forza della richiamata contestuale visione di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi, dalla propensione individualistica alla quale l'avvocato presenta segni non trascurabili e riduttivi di assoggettamento; - di predisporsi per le medesime ragioni alla specializzazione professionale e al rapporto tra specializzazioni per la più qualificata e matura gestione di tutti e ancor più dei contenziosi caratterizzati da complessità.
In tal modo l'avvocato che abbia acquisito consapevolezza – non senza appropriato approfondimento - di tale metodo verrebbe ad assumere un atteggiamento professionale adeguato al tempo, degno di accreditamento e di considerazione in ogni ambiente di lavoro e della società, un atteggiamento dotato di manifesta sicurezza, predisposto a relazionare con ogni aspetto ed eventualità della vita collettiva e ad inoltrarsi - attraverso un approccio culturale aperto a scenari socio giuridici amplificati – nell'ambito di comportamenti di tipo cooperativo e di più intensa aggregazione interdisciplinare”.
Lo scrivente concludeva dicendo: “Giova infine prendere atto che il paradigma conoscitivo in discussione (ancorchè enunciato in estrema sintesi e come bozza di approccio al tema proposto) trova le radici continuative dall'inizio dell'Era Moderna incorporando i diversi rispettivi contenuti assunti dalla società, dalla politica e dal diritto nelle successive fasi di transizione via via depurate e arricchite, rispettivamente, di vecchi e di nuovi valori”.
L'aspetto culturale della gita-incontro è stato completato con l'introduzione di un argomento – nella specie concentrato in indicazioni di metodo relative alla gestione della udienza civile – che entrambe le Camere si sono impegnate a sviluppare al fine di contribuire a migliorare tale importante componente del processo. Allo stato si è verificato lo scambio di notizie e documenti che sono nella fase di ulteriori approfondimenti in funzione degli incombenti successivi.
Non resta che ringraziare da parte di questa Camera Civile e Amministrativa i Presidenti Renzo Menoni e Maria Carla Guasti, tutti i Colleghi di entrambe le Camere - con particolare riguardo gli impegnati nella organizzazione (per Velletri l'avv. Rita Mastrogirolamo) – i quali hanno reso gioioso l'evento anche nella frequentazione dei locali di ristoro di Parma, indimenticabili per la loro ben nota qualità.
L'esito positivo della presente esperienza induce a proseguire sulla medesima strada nella direzione di conseguire l'obiettivo di una operosa continuità e l'avvio di una cooperazione in rete tra le Camere Civili.